Zafferano, che passione!

Sappiamo tutti che la vita è fatta del bello e del meno bello, ogni giorno bisogna lottare per tenere lontani i fattori negativi, oppure per risolvere problemi di vario genere. Però ci sono cose che nella bilancia del buono e cattivo possono renderci più felici e soddisfatti. Queste cose sono per me gli hobby, le passioni; tutto ciò che riempie le mie giornate di soddisfazioni, anche se con fatica. “untipografoincucina.it è nato proprio per una forte passione verso il mondo del food, in un periodo non positivo della mia vita. Questo è stato una svolta per me, una svolta positiva ovviamente. Siccome da cosa nasce cosa, esplorare il mondo del food anche attraverso aziende agricole del territorio o semplici appassionati, mi ha avvicinato allo zafferano. Una spezia affascinante, molto importante, delicata e preziosa; ormai presente in molte regioni del territorio nazionale e anche fuori Italia. Iniziato per gioco lo scorso anno con pochi bulbi (provenienza Fasoli piante Vercelli), quest’anno ne ho incrementato il numero, grazie ai bulbi della azienda agricola zafferano Colli Oltrepò Pavese, della azienda agricola Sativus e qualche bulbo dello zafferano di Coggiola. Un inizio quasi per gioco che potrebbe trasformarsi in una piccola realtà felice, rispettando le poche regole che richiede la cura di questa spezia. Un percorso per tanti, se rimane per uso e consumo familiare; se si punta ad avere coltura da reddito, diventa tutta un’altra cosa. Molte informazioni sono a disposizione di tutti in internet ma consiglierei di farsi seguire passo passo da chi ha fatto di questa spezia una ragione di vita, investendo in terreni, attrezzature, molta pazienza e tenacia. Come io ho iniziato lo scorso anno e come ho organizzato nel 2022.

Qui nel territorio del Vercellese non è semplice trovare terreni da rubare al riso per poter ragionare in modo più elastico verso una coltivazione seria. Per ora coltivo in vaso, con la speranza di trovare una sistemazione più adeguata in questi tre anni che verranno. Resta il fatto che il fulcro di tutto è la passione per le cose; quando nasce dentro di noi va assecondata e seguita senza pensarci troppo, altrimenti vivremmo una vita di sogni irrealizzati.

Realizzate i vostri sogni!

Attenzione, sicurezza e industria 4.0

Non mi è mai piaciuto raccontare i fatti miei, se ho la febbre, se cambio casa o automobile, cosa mangio in ogni singolo pasto. Questo argomento però mi sta particolarmente a cuore perchè l’ho vissuto sulla pelle e perchè troppo spesso, in un mondo del lavoro in cui sempre di più si parla di “industria 4.0”, ogni cosa va fatta in un certo modo, con criterio e usando la testa. Se si fanno cose senza usare la testa e nel modo sbagliato, si pagano le conseguenze di queste azioni, nella maggioranza dei casi. Tutto ciò che la vita ci propone, a partire dalle decisioni, richiede almeno una giusta valutazione. Per le cose pratiche si parla anche di criterio, che può leggermente variare, in base alla tipologia dell’azione che si sta compiendo; occorre essere sempre coscienti di ciò che si sta facendo. Tutto questo per arrivare ad un mio esempio pratico di qualche giorno fa, un chiaro esempio di azione mal fatta. Mi trovavo a casa, all’ora di pranzo, dopo aver fatto la seconda dose del vaccino anti Covid e ho deciso di preparare un risotto “veloce” (sono subito partito male, veloce!). Arrivando al dunque, non c’è nulla di pericoloso nel cucinare un semplice risotto, a meno ché non si decida di mantecarlo con burro congelato e parmigiano grattugiato (burro congelato!).In questa situazione ho spento il mio cervello ed ho pensato di tagliare il burro congelato con un coltello da cucina a lama curva, senza usare tagliere. Non racconto i particolari ma allego una foto del post accaduto, giusto per far capire che mi è andata molto bene, forse troppo bene.

Ho sfidato la sorte su tre fattori:

  1. coltello a lama curva
  2. burro congelato
  3. NO tagliere

Nel mio caso specifico ho anche messo alla prova la resistenza di una mano infortunata sul lavoro nel 2012 (spero che i fantastici micro-chirurghi che mi seguirono all’epoca non leggano di questa mia imprudenza). Tutto questo per dire che, la poca voglia di pensare, nel mio caso è costata un pomeriggio in pronto soccorso; se riportato nel mondo del lavoro, la modalità del fare in fretta, senza criterio e senza sicurezze, può portare a conseguenze ben più gravi. Non mi stancherò mai di ricordare a chi è paziente nel leggermi, che nel 2021,nel nostro paese (ma non solo), sono ancora troppi gli incidenti sul luogo di lavoro. Parte della responsabilità è nelle mani dei lavoratori stessi, talvolta la troppa sicurezza può essere fatale; molte aziende però non adottano le adeguate precauzioni per mettere in condizioni di sicurezza i propri dipendenti. Ancora più grave è la posizione delle aziende che hanno già vissuto esperienze di incidenti durante le fasi di lavorazione e ciò nonostante, continuano a funzionare in contesti di lavoro pessimi (con guadagno oppure no), senza rispettare le regole (neanche le più importanti), e senza dare il giusto valore alla vita dei propri dipendenti. A favore di questa delicata questione, si spendono molte, troppe parole per istituire regole che non vengono vigilate nell’arco del tempo La vita e la dignità di ogni donna o uomo hanno un valore inestimabile , per nessun motivo dovremmo accettare di azzerare tale valore, per una produzione più voluminosa e a discapito della salute. La salute fisica e mentale, perchè l’una sostiene l’altra.

GRAZIE PER LA LETTURA!

 

Grazie a chi mi segue

È passato del tempo, davvero tanto da quando ho deciso di aprire un blog, nell’ormai lontano 2014. In questi anni sono successe molte cose nelle nostre vite, positive e negative. Questo 2020 resterà nella memoria di tutti noi come un capitolo di vita pazzesco, assurdo o addirittura surreale. Ma ora sono qui davanti a questo schermo per un motivo diverso dal solito, preciso e soprattutto molto importante.
Scrivo due righe per ringraziare chi mi regala le soddisfazioni più belle legate a questo blog: comunicazione, rifacimenti di alcune ricette che ho pubblicato, condivisione dei propri risultati e continue domande e richieste.
Tutto questo rappresenta l’essenza di queste mie pagine e fino a quando sarà così io avrò solide motivazioni per andare avanti. Quindi ringrazio tutte le persone che hanno buttato gli occhi (anche per sbaglio) sul mio blog, chi mi ha fatto notare errori di ortografia (mia moglie professoressa ne sa qualcosa), chi mi ha fatto notare piccole dimenticanze e chi ha commentato anche solo vocalmente.
Tutto ciò è un chiaro segnale che, anche se siete pochi, formate una bellissima squadra! Dall’Italia e dall’estero, grazie!
Inoltre ringrazio in modo molto particolare Janet e Barbara, perché oltre a mantenere i contatti assiduamente con me, condividete i rifacimenti di mie ricette o semplicemente, mi mostrate piatti differenti, preparati da voi. I piatti della vostra tradizione! È molto bello questo interscambio di sapori!
Quindi restate, anche se pochi, RESTATE! Per me sarà un enorme piacere continuare a divertirmi, cucinare e scrivere per voi. Il vostro interesse stimola la mia creatività e la mia voglia di fare cose nuove.

Le foto che vedete qui non sono frutto delle mie mani ma una gentile e piacevole condivisione che ho ricevuto, proprio da voi!

Compleanno e cucina

In certi periodi, come a ridosso delle ferie oppure con l’arrivo dei grandi caldi, smetto di pubblicare ricette nuove (non di mangiare ovviamente, questa è una prerogativa assoluta!).
Capitano però occasioni come il compleanno di mio fratello che regalano la possibilità di avere ospiti per cena. Quindi mi attivo qualche giorno prima e penso a cosa poter preparare di veloce e leggero per l’occasione. Decido, con la supervisione di mia moglie, per una salsa al ragù non troppo speziata, per la pasta. In seconda battuta, lo stagionale e piacevole piatto di melone e salumi (con prosciutto crudo di Parma e pancetta coppata). Seconda battuta che, ovviamente, non è stata consumata per la presenza non calcolata di un antipasto leggero ma riempitivo. Patatine di vari tipi (quelle che vanno giù come l’acqua, per intenderci), salame stagionato a fette e uova ripiene.
Si prospettava una buona serata e così è stata! Il ragù per la pasta, che tanto mi ha lasciato perplesso durante la sua preparazione, era forse più buono del solito! Raccomando sempre un soffritto misto (sedano, carote e cipolle), pomodori freschi (quando di stagione) e carne di conosciuta provenienza. Spezie a piacere, come rosmarino, alloro, dragoncello, pepe nero e peperoncino (per gli amanti del piccante). Unica differenza dalle altre volte sta proprio nei pomodori, a volte passati manualmente (con buccia e semi), a volte ho invece utilizzato una passata industriale, per ragioni di tempo. Da poco abbiamo acquistato un fantastico estrattore che elimina buccia e semi da gran parte della verdura. Questo è stato l’asso nella manica e la fonte delle mie preoccupazioni dato che la passata con estrattore si presenta più liquida di quella industriale. Basta avere pazienza e aumentare i tempi di cottura della salsa, a fuoco lento. Ma ora non ricordo se ho cominciato a scrivere per la ricetta del ragù o per la cena coi due ospiti. Sta di fatto che ho cucinato un mix di parole che, con un attimo di pazienza scivoleranno via alla lettura. Mi dispiace sopprimere i pensieri quando ci sono qualcuno dice che andrebbero scritti anche sui muri. Beh, non mi sembra il caso dato che le scrivo sui miei muri virtuali, quelli che non sono più quelli di una volta!
Alla veloce, su richiesta da ignoti, la ricetta del ragù sopra nominato.

Ingredienti per 4 persone:

  • g 250 di carne trita di vitello
  • soffritto misto (sedano, carote e cipolle)
  • vino rosso (due bicchieri)
  • g 400 di pomodori cuore di bue (rigorosamente passati all’estratto, se possibile)
  • sale
  • pepe nero
  • Olio di oliva due cucchiai
  • due rametti di rosmarino 
  • 3 o 4 foglie di alloro
  • dragoncello
  • un cucchiaio di zucchero

Pelare i pomodori, tagliarli a pezzi e passarli all’estrattore (se possibile), in caso contrario passarli in un normale passa-verdure. Preparare un soffritto misto in olio di oliva e a fuoco lento, aggiungere la carne trita (passandola al coltello se fa piacere), lasciar prendere colore mescolando di tanto in tanto. Sfumare con il vino rosso e aggiungere i rametti di rosmarino e le foglie di alloro. Quando il vino è asciugato, aggiungere i pomodori passati, il dragoncello e lasciare cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti. Aggiungere il cucchiaio di zucchero per abbassare l’acidità dei pomodori, il sale e il pepe nero. Portare a cottura raggiungendo la densità desiderata. Condire la pasta e… 

                                         BUON APPETITO!                                                                                                            

Intervista per Caterina di “iltuoannozero.com”

Nella vita può capitare di inciampare su gradini inaspettati, quando e se questo succede bisogna essere preparati, perché non tutti i gradini sono alti uguali e non sempre si mantiene l’equilibrio.

La mia esperienza di vita mi porta spesso a rinvangare il passato per sminuire problemi quotidiani, paragonandoli a situazioni vissute e superate. Un passato non più recente ma neanche troppo lontano per essere totalmente cancellato dalla mia memoria e da chi ha vissuto “la mia storia” insieme a me, donandomi forza e conforto per giungere al finale positivo che è stato.

Oggi, a distanza di sette anni dall’ evento che tanti conoscono, ho incontrato le pagine del blog “IL TUO ANNO ZERO“, di Caterina Centenari, pagine dove si legge di positività. Caterina si è scrollata di dosso i problemi che l’hanno portata al suo “ANNO ZERO”, fatta mente locale sulla sua qualità della vita, ha trovato le soluzioni giuste per ritrovare la serenità. Successivamente ha fatto in modo, attraverso le pagine ed i contenuti del suo blog, di donare spunti a chi, come me e tante altre persone, ha raggiunto il suo “ANNO ZERO”. Il momento della rinascita e della ripartenza.

 

Caterina mi ha proposto una interessante e motivante intervista per raccontare la mia storia, il mio “ANNO ZERO”. Ne abbiamo parlato, ci abbiamo lavorato ed ecco qui il risultato, per me positivo e gratificante.

Il link alla mia intervista lo troverete qui: “IL TUO ANNO ZERO

Potete leggere gli interessanti contenuti e le altre interviste di Caterina su “IL TUO ANNO ZERO“, trovate il link di riferimento sulle pagine del mio blog.

Oppure seguite le novità dalla sua pagina facebook al link seguente: “IL TUO ANNO ZERO

BUONA LETTURA!

Strizzando l’occhio alla salute

Buongiorno a tutti, cari amici, parenti, lettori e visitatori. Come avete potuto constatare sono stato obbligato ad una pausa forzata dal blog (ma non solo). A dirla tutta è stata una lontananza forzata di circa un mese da tutto ciò che è la normalità: moglie, casa, lavoro, quotidianità, ecc. Era però tutto programmato, questione di tempo, mi sono sottoposto ad un intervento di plastica di valvola mitrale e tricuspide. Intervento quindi di RIPARAZIONE cardiaca conseguenza di un SOFFIO AL CUORE peggiorato nell’arco di 10/12 anni, ma sempre tenuto sotto controllo. Fortunatamente un bel giorno del 2012 ho deciso di smettere di fumare ed in un certo senso è stata la mia salvezza. Pochi mesi dopo ho subito un incidente sul lavoro che mi è costato 6 interventi chirurgici che, DA FUMATORE, non avrebbero raggiunto i risultati positivi acquisiti e probabilmente il blog neppure esisterebbe. Questi due eventi mi hanno dato molto da pensare, soprattutto l’intervento al cuore. Scrivo queste mie parole non per pubblicizzare le mie sventure ma per SPONSORIZZARE uno stile di vita sano e la PREVENZIONE. Qualche esame periodico ma mirato non ha mai ucciso nessuno, ANZI!!! Allontanarmi dalla nicotina, seguire una alimentazione equilibrata (posso fare di meglio) e le uscite all’aria aperta sono stati fattori di un valore aggiunto per me. Ultimamente mi ero di nuovo avvicinato allo sport, qualunque esso sia, è meglio che vivere casa-lavoro e lavoro-casa. Non sono un nutrizionista ma le basi per una dieta sana e variegata sono abbastanza semplici se non si hanno allergie o patologie dell’alimentazione che rendono la vita difficile. Permettetemi di dirlo questa unica volta, “uno stile di vita sano è il valore aggiunto per una vita migliore”, in tutti i sensi. Tra poco tornerò a casa e tra un esercizio di riabilitazione e l’altro, ricomincerò a fare ciò che mi piace di più. CUCINARE…

PER ORA, BUONA VITA!

Bagna Cauda Day 2018…

 

Prendersi cura del corpo e dell’anima con cultura, bagna cauda, buon vino e ottima compagnia è stato il toccasana di questo fine settimana di fine Novembre (24 e 25). La manifestazione enogastronomica vanta un numero di “bagnacaudisti” che si aggira intorno alle 15000 unità per 150 ristoranti aderenti.
I partecipanti potranno apprezzare ogni edizione a prezzi (modici) concordati e chiari che comprendono tutte le portate, vini esclusi. Non è previsto ad esempio il “coperto” nonostante il servizio ai tavoli. Grazie in primis a Dario che ha organizzato l’uscita, a mia moglie Beatrice, a Marta ed Alessandra che hanno completato l’esperienza rendendola molto piacevole.
Tirando le somme il “Bagna Cauda Day” direi che è stato un successo.
Organizzato alla perfezione da Dario, partenza al volo dopo il lavoro ed arrivo entro le ore 20 presso Albergo Etico a due passi dal centro di Asti, immersi nel Monferrato. Accoglienza di base e registrazione veloce ci consentono di lasciare i pochi bagagli in camera e di raggiungere le “Antiche Cantine di Palazzo Ramelli” dove lo staff del “Mercato Sessantasei” ha gestito in maniera impeccabile il catering della cena. Ovviamente è d’obbligo ricordare che questa struttura viene aperta al pubblico esclusivamente in rare occasioni (come questa). È bene approfittare di tali possibilità di visita. Il nostro “Bagna Cauda Day” è cominciato all’insegna della convivialità, in una suggestiva location che ha ospitato circa cinquanta persone a sedere. Il tutto accompagnato dall’aroma ed il calore di un ottimo Barbera riserva annata 2014.
Tutti i vini sono stati gentilmente forniti da Bersano vini di Nizza Monferrato. Ricordo che la cena consiste in Bagna Cauda a volontà (con e senza aglio), verdura cruda e cotta adeguatamente affettata, acqua, vino, pane. Chiusura, come vuole la tradizione, con Bagna Cauda e uovo, bunet.
Unica pecca della giornata è stata la leggera pioggia che ci ha fatto compagnia fin dal primo pomeriggio. Gadget offerti per l’occasione: l’originale bavaglio “Bagna Cauda Day” e i “kit anti aglio” composti da Mole cola, dentifricio delle 7 erbe, caramelle alla menta, digestivo e grappa (per chi non ama la grappa versione senza grappa). Per finire, portachiavi, pelouches e para spifferi. Tutto rigorosamente a forma di acciuga. Serata conclusa in un bar del centro di Asti, chi per bere una tisana, chi nel mio caso, un calice di Brachetto e chi, Dario, il “Barolo chinato”. Priorità di assaggio alla prossima occasione.

Ritorno in albergo per trascorrere una notte in tranquillità. Colazione la mattina di Sabato 25 servita dai ragazzi del “progetto download” fino alle 10,30 e spostamento in centro per visitare “Colore e Magia” di Chagall presso Palazzo Mazzetti. Tanta magia nelle tracce degli acquaforte ma poco colore. Per chi apprezza lo stile sono presenti vari pezzi piacevolmente interessanti ma forse un poco alto il costo del biglietto di ingresso.
Aperitivo in comodità e pranzo presso l’osteria “Taca Banda”, ristorazione tipica Piemontese ed a stretto contatto con l’associazione Albergo Etico ed i suoi ragazzi.
Carta dei vini ben fornita e menù completo con variazioni stagionali che strizza l’occhio alle portate a base di carne Piemontese. Non ci resta quindi che attendere la prossima edizione del “Bagna Cauda Day” che promette ancor più partecipazione!!!

2018, VACANZE MAGRE? ANCHE NO!

Questo è stato un anno particolare e lavorativamente pesante per me e mia moglie, avremmo entrambi desiderato almeno due settimane fuori porta ma per vari motivi non abbiamo potuto fare ciò che avevamo in mente (complice il meteo).
Si è scoperta una zona montana a noi fino ad ora sconosciuta, in due giorni soli però ci siamo riproposti di tornare a scoprire parte di tutto un ambiente montano estremamente diverso da quello che fino ad ora conoscevamo. Mi riferisco alle Alpi cuneesi, con più precisione alla Val Maira. Fondo valle interminabile, lunghissimo, neve e ghiacciai praticamente inesistenti. Bellissimi e caratteristici paesini Occitani piacevoli da visitare, Dronero, Acceglio, San Damiano Macra, Macra e tante altre comunità che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale in prima linea. Tanti reperti della guerra si possono infatti incrociare lungo gli svariati percorsi dei tantissimi sentieri da intraprendere partendo da queste zone…

Attrazione interessante, simpatica da vedere è il parco dei “Ciciu” situato a Villar San Costanzo, con possibilità di due diversi percorsi di visita (diversificati dalla lunghezza dei percorsi stessi).


E che dire dell’ospitalità  delle persone incontrate? (Anche in Valle d’Aosta ovviamente, ma non mi perdo tra le righe facendo nomi e cognomi). Cordialità , ospitalità  e gentilezza sono fattori che bisogna saper apprezzare quando si viaggia a mio avviso ed in questi casi non si può che tornare a casa con la consapevolezza che di brava gente ancora ce n’è in giro. In Val Maira abbiamo potuto apprezzare anche l’ottima cucina tipica Piemontese presso “Locanda Occitana Ca’ Bianca”, ristorante con camere situato in Strada Luisa Paulin, 53 a Roccabruna (CN) TOTALMENTE a gestione familiare.

Cucina tipica, semplice e molto ben curata. Menù a prezzo fisso a pranzo, menù alla carta credo sempre a disposizione, ottima carta di vini Piemontesi, pasta e dolci fatti in casa in modo esemplare.

Per i camminatori, su richiesta non si negano informazioni su cosa di bello si può visitare durante il soggiorno in zona. 

Quindi, in questo 2018 vacanze corte ma decisamente ricche di soddisfazioni e di bellissimi luoghi da tornare a scoprire!!!

BUONA LETTURA!

 

 

 

 

 

 

Anno nuovo, blog completamente restaurato!

Finalmente mi sono deciso a fare il “grande passo”, il vecchio blog creato su blogger cominciava a starmi stretto per varie motivazioni. Ora, ad essere sincero al cento % un pochino mi spiace abbandonare i vecchi colori, le vecchie impostazioni ed il vecchio approccio che avevo con i lettori. Le novità però non sempre vengono per nuocere, pian piano tutto tornerà alla normalità ed ancor meglio di prima!!! CONTINUATE A SEGUIRMI!

 

 

Translate »